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Anatomia generale del pene

Gli organi genitali maschili si dividono in esterni e interni.

Organi genitali esterni

Gli organi esterni sono il pene e lo scroto. Cominciamo a parlare del pene.

Il pene

Il pene e tutte le sue parti esterneIl pene, malgrado sembri essere soltanto un pallone gonfiabile, è un organo complesso. È fatto da tessuti, muscoli (lisci), arterie, vene, corpi spugnosi, corpi cavernosi e nervi. Comincia dentro il corpo, vicino alla prostata, e finisce con il glande, a vari centimetri fuori. La lunghezza del pene si comincia a considerare a partire dal suo punto di uscita dell'osso pubico fino alla punta del glande.

Gli elementi della testa del pene: glande, prepuzio, corona, ecc.Esternamente, il pene è composto in grosso dagli elementi seguenti: base, tronco (o asta), prepuzio, corona e glande. Il pene è costituito da una parte cilindroide, il corpo, e da una parte conoide, il glande. La struttura principale di entrambi è di tipo vascolare, ovvero è una rete di vasi ampiamente comunicanti tra loro in cui il volume di sangue e la rigidità della guaina di rivestimento (l'albuginea) sono le condizioni fondamentali per la costituzione dell'erezione.

Il tronco del pene è essenzialmente costituito da tre colonne di tessuto erettile:

  • I due corpi cavernosi
  • Il corpo spugnoso

Visione interna del peneI corpi cavernosi hanno un tessuto fibrillare elastico che può essere allungato fino a quattro volte la situazione basale durante un'erezione. Il corpo spugnoso si trova nel mezzo dei due corpi cavernosi e avvolge l'uretra. Man mano che si arriva alla base del pene i due corpi cavernosi si fendono e sono ancorati all'osso publico tramite una membrana dura. Il corpo spugnoso man mano che raggiunge il vertice del pene, si espande nel glande.

Come detto, i corpi cavernosi sono avvolti da una membrana chiamata albuginea. Il glande è la "testa" che costituisce la punta del pene. Tutt'intorno alla parte inferiore del glande, si trova un margine chiamato corona. Nella parte inferiore del glande dove corona e asta si congiungono, si trova un'area molto sensibile chiamata frenulo. Infine, il pene è ricoperto da uno strato di pelle retrattile che viene chiamato comunemente cute del pene, ma che in prossimità del glande si chiama prepuzio. Alcuni neonati (ma anche uomini adulti) vengono sottoposti a circoncisione, cioè il prepuzio viene reciso in parte o in totalità mediante uno strumento medico speciale che si chiama termocauterio, lasciando il glande perennemente scoperto. Quest'operazione è molto conosciuta sia nella storia come nella religione che nell'attualità. Per saperne di più al riguardo consultate questa pagina.

Ma esiste anche un problema che si chiama fimosi, cioè quando il prepuzio non è sufficientemente elastico per scoprire il glande facilmente. E c'è un altro tipo di fimosi, detta non serrata. Quando non si riesce a ricoprire il glande facilmente la condizione è chiamata parafimosi. In questi casi il paziente, che è spesso un bambino, viene sottoposto a una circoncisione parziale, oppure a un intervento di frenulotomia quando il responsabile del problema è il frenulo.

L'erezione

Al momento dell'eccitazione sessuale, il tessuto che costituisce i corpi cavernosi e il corpo spugnoso è irrorato da molti vasi sanguigni che lo gonfiano. I muscoli della radice dei corpi cavernosi che chiamiamo muscoli lisci, per il fatto di non essere controllabili con un atto di volontà, si rilassano provocando un afflusso forzato di sangue all'interno di questi vasi sanguigni, causando così il cambiamento di dimensioni e il conseguiente indurimento del pene in stato di erezione. Durante l'erezione vi è un iperafflusso di sangue arterioso che riempie le cavità spugnose dei vari corpi del pene e del glande. Contemporaneamente, viene bloccato il deflusso del sangue dalle vene del pene mediante la contrazione di microscopici sfinteri vasali. In questo modo il sangue arterioso giunto nei corpi cavernosi viene "intrappolato" al loro interno e determina quindi il turgore caratteristico dell'erezione. È appunto l'albuginea che si incarica di mantenere la consistenza di questo turgore, così come la superficie di un pallone si mantiene dura quando è piena d'aria. Al termine dell'erezione avviene il rilasciamento degli sfinteri vasali che consente quindi il deflusso del sangue mediante le vene del pene.

Questa transizione da un pene molle (flaccido) a un pene duro, viene chiamata erezione. Nel pene non ci sono ossa né cartilagini e gli unici muscoli sono lisci. Dopo l'eiaculazione o in caso di cessazione degli stimoli, il pene ritorna allo stato flaccido abituale.

Finalmente l'erezione può soffrire dei disturbi, sia di disfunzione erettile (impotenza), che di priapismo, cioè, un'erezione eccessiva che non si abbassa, di solito causata da disturbi ormonali o da abuso di assunzione di ormoni o altre sostanze.

Lo scroto

Lo scroto appare comunemente come il tessuto di pelle che ricopre i testicoli e che ne prende la forma. È in altri termini la parte esterna e visibile dei testicoli. Tuttavia, nella sua conformazione fisica, è molto più complesso di quanto si pensi ed è in realtà una sacca muscolare, morbida e dalle pareti sottili, che contiene due compartimenti in cui si trovano i testicoli. Sotto la pelle dello scroto si trova il muscolo cremasterico, responsabile del sollevamento e dell'abbassamento dei testicoli. Il freddo e altri stimoli causano il sollevamento della sacca, in modo da mantenere i testicoli in uno stato di temperatura ottimale. Mentre invece il caldo o il rilassamento lasciano lo scroto completamente molle.

Organi Genitali Interni

Gli organi genitali interni sono ovviamente più complessi e numerosi di quelli esterni.

[Nota: Da questo punto in poi -- tranne il testo della prostata -- i testi e alcune immagini sono tratti dalla seguente fonte La vita sessuale: problemi, risposte - Michael Carrera - pag. 99-127 - Ed. Idea Libri Milano 1982 e derivati per gentile concessione dalla pagina /faq/faq_appsexmas.htm del sito isd.olografix.org]

I Testicoli

Visione interna dei testicoliI testicoli, di forma ovoide irregolare hanno un asse verticale di circa 3cm e un diametro medio di circa 2cm. Sono rivestiti dallo scroto e hanno la funzione di produrre lo sperma e gli ormoni. Nell'uomo adulto, il loro peso medio è di 30 grammi e si trovano leggermente in dislivello. Il testicolo che pende di più verso il basso è quello sinistro per ragioni non chiaramente conosciute. Si pensa comunque che questo dislivello serva a prevenire urti dolorosi e probabilmente pericolosi tra i testicoli quando l'uomo cammina. I testicoli hanno due funzioni: la produzione degli spermatozoi e quella degli ormoni sessuali maschili chiamati androgeni (da non confondere con gli estrogeni che sono ormoni femminili), tra i quali il testosterone è il più importante. La produzione degli ormoni è evidente fin dalla nascita, ma aumenta enormemente intorno alla pubertà e si mantiene ad alto livello per tutta la vita adulta per finalmente diminuire in in vecchiaia. La produzione degli spermatozoi non avviene fino alla pubertà ed è evidentemente influenzata da quella ormonale.

Gli spermatozoi sono prodotti in speciali cavità, dette tubuli seminiferi, che si trovano al centro di ogni testicolo e sono collegati con una serie di condotti che convogliano gli spermatozoi ad altri importanti organi e, alla fine, fuori dal pene, se è il caso. In ogni testicolo, vicino ai tubuli seminiferi, ci sono numerose cavità chiamate interstiziali o cellule di Leydig. Esse sono responsabili della produzione del testosterone che viene secreto direttamente nei vasi sanguigni circostanti. La maggior parte dei cambiamenti che avvengono nella pubertà sono prodotti dalla maggior quantità di testosterone che scorre nel corpo.

Durante l'eccitazione sessuale i testicoli si espandono a causa del sangue che riempie i vasi sanguigni che si trovano in essi. Quando si è prossimi a eiaculare i testicoli vengono tratti molto vicini al corpo. Dopo l'eiaculazione ritornano alla loro posizione usuale nello scroto. Come abbiamo già visto i testicoli si avvicinano al corpo nei momenti di intensa paura, collera o in condizioni di freddo. Questo avvicinamento-allontanamento è un sistema di protezione della fertilità. I testicoli hanno bisogno di stare a una temperatura di un grado o due più bassa di quella corporale perché altrimenti non sarebbero in grado di produrre spermatozoi. Quando fa caldo o in altre situazioni, si allontanano dal corpo e dal suo calore; quando fa freddo, si avvicinano al suo tepore per mantenere una temperatura ottimale.

Gli Epididimi

Gli epididimi: forma e strutturaL'epididimo è il piccolo rilievo che si può apprezzare sulla parte superiore di ciascun testicolo quando si consulta qualsiasi immagine anatomica. Internamente, gli epididimi hanno la forma di tubi strettamente avvolti che aderiscono sulla superficie di ciascun testicolo. Gli epididimi hanno una funzione di immagazzinamento e maturazione degli spermatozoi. Dopo che questi sono stati prodotti, vengono conservati negli epididimi fino a che non sono eiaculati, distrutti o assorbiti dal tessuto circostante.

I Vasi Deferenti

Visione complessiva dell'apparato genitale maschile e di tutte le sue partiI vasi deferenti hanno la funzione di trasportare gli spermatozoi dai testicoli dove vengono prodotti agli altri organi dell'apparato genitale. Direttamente collegati agli epididimi, passano attraverso lo scroto dove conducono gli spermatozoi alla vescica seminale e alla ghiandola prostatica, dove questi vengono mischiati con altri fluidi prodotti da questi organi formando lo sperma (o il seme). La lunghezza di ogni vaso deferente è approssimativamente di 40-45 centimetri.

La Vasectomia

È sui vasi deferenti che viene eseguita la vasectomia, l'operazione chirugica che rende sterile un uomo che non desidera avere figli e che consiste nel recidere i vasi deferenti all'interno dello scroto e congiungerli, oppure nell'asportarne una parte. In questo modo si impedisce agli spermatozoi di raggiungere gli altri organi come le vesciche seminali e la ghiandola prostatica. L'uomo sterilizzato è ancora capace di eiaculare, ma nel suo fluido non ci sono gli spermatozoi. Questi ultimi, non potendo uscire dai testicoli, vengono distrutti ed assorbiti come tutti gli altri spermatozoi che non sono stati eiaculati. Il seme che fuoriesce da un uomo che si è sottoposto alla vasectomia appare esattamente identico a quello di un uomo fertile. La differenza si vede soltanto al microscopio. Se poi l'uomo cambia idea, può sempre sottoporsi a una nuova operazione, dove i vasi deferenti vengono ripristinati al loro stato originale.

La vasectomia non ha alcun effetto sulla libido o sulla potenza in generale, ma resta sempre un intervento chirurgico e come tale meglio evitarlo a meno che non siate completamente sicuri di quel che fate.

Le Vesciche Seminali

Hanno dimensioni di circa 8 cm di lunghezza e sono ripiegate su sè stesse. Si trovano al di sopra della prostata e rispettivamente ai due lati di questa. Le vesciche seminali secernono un fluido seminale simile al glucosio (il fruttosio), che si unisce agli spermatozoi e al liquido prodotto dalla prostata nei condotti eiaculatori dopo che questi, uscendo dagli epididimi hanno attraversato i canali deferenti. Tale liquido seminale ha la funzione di nutrire gli spermatozoi e di farli fluire più rapidamente. Pare che la concentrazione di fruttosio in una normale eiaculazione sia così alta da arrivare al valore nutrizionale di circa 6 calorie.

Le Ghiandole di Cowper

Le ghiandole di Cowper sono piccole ghiadole situate al di sotto della prostata e ad ogni lato dell'uretra. Queste sono le ghiandole responsabili de la secrezione di un liquido seminale che appare di solito durante l'eccitazione nell'uretra e che fuoriesce in piccole quantità dalla punta del glande. Si tratta praticamente della famosa "perdita" che esce dal pene quando l'uomo è sessualmente eccitato. Questa perdita viene secreta direttamente nell'uretra e può contenere piccole quantità di spermatozoi e altri fluidi seminali. Questo significa che il fluido secreto dalle ghiandole di Cowper può potenzialmente fecondare una donna anche se si eiacula fuori dalla vagina. Il rischio è relativamente piccolo, ma reale. Dunque, il fatto di eiaculare fuori non rappresenta un buon metodo di contraccezione e può essere dannoso sia dal punto di vista del vissuto sessuale sia da quello fisico, in quanto un tale comportamento, soprattutto se ripetuto può infiammare la prostata.

Il fluido secreto dalle ghiandole di Cowper è alcalino. La sua funzione è quella di aiutare a neutralizzare l'ambiente acido dell'uretra e di prolungare la vita degli spermatozoi dopo l'eiaculazione.

La Prostata

Subito al di sotto della vescica si trova la prostata, che è una formazione anatomica dell'apparato urogenitale, comunemente descritta a forma di cono schiacciato ma capovolto. Ha quattro lati che si continuano l'uno sull'altro e con spigoli arrotondati. Le misure della prostata normale sono di circa 40 mm in longitudine, 30 mm trasversalmente e 25 mm anteroposteriormente. Ha un peso che varia dai 15 a i 20 gr.

La prostata è appoggiata alla base della vescica alla quale aderisce con strutture di sostegno molto robuste; è inoltre tenuta in sede da molteplici legamenti che la ancorano sia alle ossa del bacino (anteriormente al pube), che ad altre strutture anatomiche di sostegno (diaframma urogenitale in basso).

È composta da un certo numero di sezioni chiamate lobi o acini. La funzione della prostata è quella di produrre e immagazzinare nei suoi acini ghiandolari il liquido prostatico che servirà ad unirsi con quello secreto dalle vesciche seminali. Il liquido secreto dalla prostata serve anch'esso a fornire il nutrimento e il carburante agli spermatozoi contenuti nello sperma a sua volta immagazzinato nelle ampolle deferenziali. Sebbene per comodità si dica normalmente che è la prostata che catapulta lo sperma fuori dal pene durante l'eiaculazione, in realtà a svolgere questa funzione sono i muscoli periprostatici in combinazione con il muscolo pubococcigeo. La prostata serve soltanto da tramite, come la sacca di una mazzafionda. Sono i muscoli circondanti che essercitano la forza e danno l'impulso al seme così come è l'elastico e non la sacca in sè a fiondare un oggetto.

Più del novantacinque per cento del fluido seminale è composto: dal liquido prostatico (più del 35%) e dal fluido delle ghiandole seminali (circa il 60%). Soltanto meno del 5% del seme è composto da spermatozoi.

La prostata è un organo che tende facilmente alle infiammazioni, sia spontanee che batteriche, e molti uomini soffrono di prostatite cronica, vale a dire un'infiammazione della prostata che è difficile da curare e che può durare parecchio tempo e addirittura rimanifestarsi frequentemente. Se l'infiammazione è troppo accentuata, la prostata può gonfiarsi causando seri problemi a tutto l'apparato urogenitale e può essere spesso addirittura una delle cause dell'impotenza.

I Dotti Eiaculatori

I dotti eiaculatori sono i canali di congiunzione tra il confine dei vasi deferenti e le vesciche seminali. Essi si trovano all'interno della prostata, hanno una lunghezza di circa due centimetri e mezzo e conducono direttamente all'uretra. È li che il seme si raccoglie durante il rapporto sessuale. Quando l'uomo è prossimo all'orgasmo, attraversa il cosiddetto stadio chiamato "punto di non ritorno", momento a partire dal quale l'orgasmo è inevitabile e viene accompagnato dalla conseguente eiaculazione. Anche se sembrano la stessa cosa, orgasmo ed eiaculazione sono due entità diverse che avvengono simultaneamente. È per via di un riflesso spinale che il seme accumulato nei dotti eiaculatori viene espulso all'esterno dell'uretra, a schizzi che possono essere da tre a otto in pochi secondi. L'eiaculazione è dunque la fuoriuscita dello sperma, mentre l'orgasmo è semplicemente il liberamento delle tensioni neuromuscolari accumulate durante il coito.

L'Uretra

L'uretra maschile è il canale che inizia dalla vescica, attraversa la prostata e tutta la lunghezza del pene fino alla punta del glande. È lunga una ventina di centimetri ed ha principalmente due funzioni: quella di eliminare l'urina e quella di espellere lo sperma al momento dell'eiaculazione.

A. Langueduc



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