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Malattie del pene e di trasmissione sessuale

Le malattie di trasmissione sessuale

Alcune sono inoffensive, altre gravi ed altre ancora possono portare addirittura alla morte. Questa pagina ha lo scopo di fornire indicazioni di base su queste malattie che sono spesso un argomento tabù.

Condilomi, verruche, virus del papiloma umano

Ne abbiamo già parlato nella pagina relativa ai problemi del pene. Oltre ad essere un problema comune sono anche malattie di trasmissione sessuale e tra le peggiori, in quanto sono difficili sia da prevenire che da curare.

Dunque sappiamo che un condiloma è causato da un virus e che questo virus provoca delle verruche. Esistono più di 100 tipi di virus del papilloma umano ma soltanto una ventina di questi provocano condilomi sessuali. Tali infezioni sono molto comuni perché colpiscono circa il 40% della popolazione sessualmente attiva. Inoltre sono molto contagiose. Di solito i condilomi non sono pericolosi ma soltanto fastidiosi, anche se quelli del collo uterino possono trasformarsi in tumori, quindi sono un caso più delicato.

Eppure oggigiorno i condilomi preoccupano i medici ancora più dello stesso virus dell'AIDS. Perché? Semplice, i condilomi sono un problema molto più diffuso e presente, a nessuno piace averli, soprattutto per la quantità di pregiudizi che si sono maturati sul loro conto. L'uso del preservativo aiuta a ridurre il contagio ma non ne garantisce una totale immunità. Le possibilità di trasmissione sono alte e sono in definitiva un fattore preoccupante. Mentre per quanto riguarda il virus dell'AIDS, basta proteggersi e tutto è sotto controllo.

Fortunatamente la maggior parte dei condilomi sono curabili. Alcuni spariscono da soli per via del nostro sistema immunitario. Altri, spece i più grandi devono essere trattati chirurgicamente, via bruciatura, asportazione col laser, con l'azoto o con l'elettrocoagulazione. Come abbiamo menzionato esistono anche vari medicinali per trattare i condilomi, tra cui l'Imiquimod, che è il principio attivo del famoso Aldara. C'è da citare anche il Gardasil, che è un vaccino per la prevenzione del condiloma, l'acido tricloroacetico, che agisce soprattutto sui condilomi piccoli, oppure l'interferone che serve a rinforzare il sistema immunitario in modo che sia il corpo stesso a distruggere il virus.

Il contaggio è immediato ma l'incubazione può essere molto lenta. A volte ci vogliono mesi, addirittura anni prima che la verruca si manifesti. Per cui non è detto che responsabile del contagio sia una delle vostre partner recenti, di fatto è impossibile determinarlo. Una volta notato comunque andate subito dal medico e, una volta diagnosticato, lasciatevi guidare a seconda delle esigenze del caso e non allarmatevi.

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Clamidia

La clamida è un batterio che si trasmette sessualmente. Può portare all'infertilità in ambo i sessi, causare infiammazioni della vescica, e seri disturbi pelvici. L'infezione da clamida tende a confondersi con quella della gonorrea, per questo per un'esatta diagnosi si suole analizzare le urine o il tessuto affetto.

I sintomi comuni sono: fluidi sessuali non normali, dolore nell'atto di urinare o nell'atto sessuale (nel caso delle donne), eccessivo sanguinamento vaginale durante il ciclo mestruale o dopo il coito, dolore addominale, nausea o febbre, infiammazione rettale o della cervice, gonfiore e dolore nei testicoli.

La clamidia è curabile di solito mediante somministrazione di antibiotici. Affidatevi al medico per determinare il miglior trattamento.

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Gonorrea

La gonorrea è un morbo di tipo batterico che può causare disturbi come infertilità, artriti o altri problemi, ma anche danni nelle donne, come gravidanza immaginaria, sterilità, parto prematuro o parto di un feto morto.

I sintomi nell'uomo sono il prurito del canale urinario e talvolta dolore all'urinare. Nella donna possono essere una frequente urinazione senza cause apparenti, menstruazioni irregolari, dolori pelvici o addominali, dolori durante i rapporti sessuali, fluidi vaginali di colore giallognolo, gonfiore o sensibilità della vulva e talvolta dolori di tipo artritico.

Tuttavia, nell'10% degli uomini e nell'80% delle donne la gonorrea non dà sintomi. Quando questi appaiono, di solito succede nel giro di dieci giorni nelle donne e da 1 a 14 giorni negli uomini dopo il contagio.

La gonorrea si trasmette di solito nei rapporti sessuali sia orali che completi con una persona affetta. Il preservativo offre, contrariamente al caso dei condilomi, una protezione valida. L'affezione comunque è curabile con antibiotici orali, soprattutto se presa a tempo prima che avvengano complicazioni.

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Epatiti B e C

Le epatiti B e C possono essere trasmesse sessualmente, dunque, anche se il contagio non avviene esclusivamente mediante questa via, possono essere considerate come malattie di trasmissiones sessuale. Le diverse epatiti sono tutte causate da virus e sebbene alcune di esse siano trattabili tramite un appropriato vaccino, possono tutte causare severi danni al fegato e anche la morte. I neonati partoriti da una madre con epatite devono essere trattati nel giro di un'ora dalla nascita, altrimenti avranno il virus. Le donne incinte con questa malattia dovranno ricorrere a esami medici prima di dar alla luce. Le epatiti B e C si trasmettono attraverso il sangue, lo sperma e altri fulidi corporali. L'epatite A non è sessualmente trasmissibile e sono state identificate nuove epatiti dalla D alla G, ma nessuna di queste è una malattia di trasmissione sessuale, dunque non ne parleremo qui.

I sintomi della malattia possono essere stanchezza estrema, febbre, orticaria, mal di testa, sensibilità addominale, perdita dell'appetito, nausea, vomito. Tutti sintomi che possono anche presentarsi da soli o essere comuni anche ad altre malattie, quindi possono essere confusi e non essere necessariamente indicativi dell'epatite. Per questa ragione è sembre bene consultare il medico per avere sicurezza su quel che avete.

Le epatiti A e B sono molto contaggiose, mentre l'epatite C lo è soltanto per poco tempo. I profilattici offrono una certa protezione, salvo che il virus può trasmettersi anche attraverso la saliva, quindi attraverso i baci e i giochi intimi. Ciò nonostante nel caso A e B esistono vaccini preventivi che costituiscono un'eccellente protezione.

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Herpes

L'herpes è una malattia virale della pelle caratterizzata dalla formazione di vescicole, un tempo era detta anche erpete. Esistono due tipi di herpes genitale, il tipo 1 e il tipo 2. Entrambi sono trasmissibili sessualmente.

I sintomi dell'herpes sono prurito e dolore nelle zone affette. Di solito i sintomi si manifestano da due a venti giorni dopo l'infezione, ma ci sono svariati casi dove possono passare anni prima della loro apparizione.

Quando i sintomi si manifestano è importante evitare di toccare le lesioni o lavarsi la mano dopo averle toccate. Evitare anche qualsiasi contatto con gli occhi o con le lenti a contatto. Si raccomanda di aumentare l'igiene in caso di affezione.

Anche in questo caso il preservativo offre una protezione relativa perché il virus è trasmissibile anche attraverso la saliva o il contatto della pelle. In presenza di sintomi, le persone sono più contaggise ma è possibile contrarre il virus anche in assenza di questi sintomi.

Visto che l'herpes può essere confusa con altre affezioni cutanee o altre malattie di trasmissione sessuale come la sifilide è importante effettuare un controllo medico di fronte a qualsiasi sospetto.

L'herpes, come altre malattie virali non ha cura, ma i sintomi possono essere migliorati con l'aiuto di farmaci come il valacyclovir, l'acyclovir o il famciclovir. Questi farmaci permettono di ridurre i sintomi e impedire una loro riapparizione.

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Aids

L'Aids, o la sindrome di immunodeficienza acquisita, è la malattia virale di trasmissione sessuale più famosa del secolo e anche, paradossalmente, la più temuta, malgrado che sia tra le meno contaggiose - se confrontata con altre malattie di trasmissione sessuale - e tra le più facili da prevenire (in quanto basta usare il preservativo per escludere ogni rischio). Inoltre, oggigiorno, i trattamenti in merito sono molto avanzati e rendono la malattia sempre meno mortale. Un'altra caratteristica di questa malattia è che rimane asintomatica per oltre 10 anni, cioè si può vivere oltre una decada da portatore sano, senza ammalarsi. Oltre a questo esistono numerose controversie sia sui trattamenti che sulla sua stessa esistenza, ma qui ci limiteremo a descrivere la malattia senza tener conto delle altre considerazioni.

L'HIV, l'agente responsabile di questa condizione, è in realtà un retrovirus1, ma tutti lo considerano come un virus. La differenza in ogni caso è soltanto tecnica. Comunque lo si consideri, con il tempo debilita il sistema immunitario del corpo e può causare la sindrome di immunodeficienza acquisita, che è l'ultima tappa della infezione da HIV, tappa che può essere mortale senza trattamenti.

I sintomi più comuni sono: costante e inspiegabile perdita di peso, perdita di appetito, diarrea, infiammazione dei gangli, spossamento, febbri, sudorazioni notturne, capogiri, mal di testa, e vari altri. Tali sintomi possono apparire appena dopo il contagio e poi sparire anche per anni, per poi ricomparire una volta che si acquisisce l'AIDS (cioè dopo i famosi 10 anni e più).

Non esistono cure e neppure vaccini al momento. Ma esistono eccellenti trattamenti che permettono almeno al malato di restare in vita per numerosi anni.

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Pidocchi pubici

Non è una malattia, ovviamente, è come avere i pidocchi in testa, ma si tratta pur sempre di qualcosa trasmissibile sessualmente e quindi lo descriviamo qui. Milioni di persone all'anno soffrono di pidocchi pubici, che provocano forte prurito in area genitale e anale, febbri moderate, stanchezza e irritabilità.

Il prurito comincia di solito cinque giorni dopo l'infezione. Questi pidocchi si trasmettono mediante contatto coi vestiti, sedie, tazze del bagno, letto o contatto diretto con la persona infetta. Quindi il rapporto sessuale non è l'unica via di contagio, anche se è la principale.

I pidocchi pubici hanno un colore grigio che diventa più scuro quando si riempiono di sangue. Al guardarli attraverso la lente, sembrano minuscoli granchi. Possono attaccarsi anche nelle ascelle o addirituttra tra le sopracciglia, ma non nei capelli. Il trattamento è semplice, basta radersi e cospargersi di permetrina o qualsiasi altro medicinale, molti di questi non richiedono neppure ricetta medica, anche se un controllo sanitario è sempre consigliabile.

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Sifilide

La sifilide è la malattia sessuale maledetta, famosa anche per aver infettato al famoso poeta francese Baudelaire e molte altre persone di spicco. Si tratta di una malattia infettiva a decorso cronico intermittente, trasmessa per via sessuale; è provocata da una spirocheta (tipo di batterio) che causa varie lesioni nell'organismo, in particolare, nell'ultima tappa, a danno del sistema nervoso. Senza un opportuno trattamento può causare deformazioni, malattie neurologiche e persino la morte. Inoltre può restare nel corpo per sempre.

La sifilide è una malattia che si sviluppa in varie tappe non sempre sequenziali. Di solito, i sintomi sono differenti ad ogni tappa. Ecco la descrizione delle varie tappe:

Tappa 1

Ulcere indolore che appaiono dalle tre settimane ai novanta giorni dopo l'infezione. Possono comparire in vari punti del corpo, includendo genitali, cervice, labbra e bocca, seni o ano. Di solito questa tappa dura tra le tre e le sei settimane.

Tappa 2

Dopo le ulcere, possono apparire altri sintomi e questo succede di solito dopo le prime tre settimane e possono manifestarsi senza regolarità per oltre due anni. Tra questi possiamo enumerare varie irritazioni della pelle, soprattutto nel palmo delle mani o sulle piante dei piedi. Altri sintomi possono ugualmente aver luogo come stanchezza, perdita dei capelli, febbri moderate, perdita di peso, gonfiore nelle ghiandole, emicranie o dolori muscolari.

Tappa latente

Questa tappa è priva di sintomi e può manifestarsi tra altre tappe.

Tappa Avanzata

Un terzo delle persone affette da sifilide possono soffrire danni al sistema nervoso, cardiaci, cerebrali e di altri organi. Può essere fatale.

La sifilide non è contagiosa durante le tappe latenti, ma può esserlo molto nella tappa primaria delle ulcere, specialmente parlando del liquido secreto da queste. Gli antibiotici sono un efficace trattamento ma la malattia deve essere trattata a tempo perché i danni provocati nelle tappe avanzate sono permanenti. Il preservativo può essere una discreta misura di prevenzione, anche se non basta perché la sifilide può trasmettersi anche attraverso altri contatti.

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Infezioni urinarie

I rapporti sessuali possono anche trasmettere varie infezioni delle vie urinarie. Tra queste, esistono l'infezione della vescica, detta anche cistite, degli ureteri, cioè dei condotti che vanno dai reni alla vescica, nonché dell'uretra stessa. I sintomi possono essere vari, tra cui dolore all'urinare, stimolo di urinare anche con la vescica vuota, febbre, sangue o pus nell'urina, bisogno frequente di urinare, soprattutto di notte, perdita di urina o dolori addominali o dorsali.

Questi problemi sono frequenti negli adulti sessualmente attivi ma lo sono ancora di più nelle donne, che hanno un'uretra più corta rispetto agli uomini e quindi i batteri possono entrarvi più facilmente. Inoltre l'uretra della donna è più vicina all'ano.

Di solito questi disturbi si contraggono attraverso qualsiasi contatto tra gli escrementi e gli organi sessuali, quindi i rapporti anali senza protezione sono una pratica di alto rischio. Anche l'uso del diaframma come mezzo contraccettivo può facilitare un'infezione.

Esistono vari modi per prevenire queste affezioni curabili ma fastidiose, tra questi si consiglia di bere molta acqua, urinare sia prima che dopo i rapporti sessuali, evitare bevande gassose perché facilitano la crescita dei batteri, posizioni sessuali che possano agevolare l'infezione, dopo aver urinato le donne dovrebbero pulirsi dal davanti al dietro, in modo da evitare che il fazzoletto tocchi la vagina dopo esser passato vicino all'ano, e inoltre usare il preservativo nei rapporti anali.

Queste affezioni sono curabili normalmente mediante l'uso di antibiotici. Alcuni farmaci come il pyridium possono alleviare i sintomi, ma non curano l'infezione. Accudire al medico in ogni caso.

Conclusioni

Questa pagina informativa potrebbe essere soggetta a modifiche e/o ampliazioni con il tempo, per cui vi invitiamo a rivenire di tanto in tanto.

A. Langueduc


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(1)(biol.) Virus il cui materiale genetico è composto da RNA e che, dopo aver infettato una cellula, copia il proprio RNA in DNA che poi si integra in un cromosma dell'ospite, continuando così a riprodursi; può essere agente del cancro o di immunodepressione (come nel caso del retrovirus HIV, agente dell'aids).
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